Si tratta del modello zBowman Elite II, molto diffusa fra i softgunner di tutto il globo.
La cuffia si presenta leggera e ben costruita interamente in plastica
L’Elite II Headset , è una scelta popolare per l’auricolare usato dalle Forze Speciali .
E’ caratterizzata da unbasso profilo – la forma sottile la rende facile da indossare anche in presenza di altri tipi di protezioni per le orecchie o elmetti.
E’ dotata di tre cinturini di sospensione regolabili, che consentono una stretta confortevole, veramente diversa da altri modelli, senza causare spostamenti o trazioni scomode. E’ completamente regolabile per adattarsi a tutte le dimensioni.
una comoda retina traforata avvolge la parte superiore del capo permettendo la traspirazione.
la sede dell’auricolare e forata per permettere ai suoni esterni di arrivare all’orecchio evitando di isolare l’operatore dal mondo esterno, nel contempo fornisono un audio perfetto e limpido a 32 ohm
Inoltre si tratta di un cuscinetto morbido e confortevole
il microfono raggiunge comodamente la bocca e rimane stabile grazie allo snake snodabile in metallo permettendo regolazioni ampie.
lo spinotto di connessione è il classico jack da PTT
ricapitolando ci troviamo di fronte ad un prodotto decisamente soddisfacente dove il rapporto qualità prezzo è buono.
Dopo un’ampia sperimentazione di diverse otticche, l’US Special Operations Command ha standardizzato l’ 1X ottica per CQB e combattimento urbano. Per soddisfare i severi requisiti stabiliti e richiesti dalle forze di combattimento d’elite, L-3 EOTech ha sviluppato la SU-231/PEQ (modello 553)
La G&P Laser Products fornisce questa replica del famoso Eotech 553 con attacchi rapidi. Il dot è un atrezzatura molto utile nel gioco del softair vista la scarsa portata delle armi e quindi un aqquisizione di bersaglio intuitiva e rapida è fondamentale. La replica e in metallo/alluminio ad eccezzione del coperchio copribatterie in plastica, e riporta tutti i loghi presenti sul EOTech originale.
Lo scomparto pile è raggiungibile dalla parte anteriore sollevando una lingetta metallica che libera i coperchio. la replica è alimentata da 2 pile tipo AAA ministilo.
STRIP OFF
Gli attacchi rapidi sono solidi e montano bene su ris con misure originali (es. VFC Scar) ballando un pò su alcune repliche di fucili (es.G&G o D boys) più economici, cosa facilmente raggirabile con degli spessoramenti ad ok.
Il dentino di blocco trasversale preposto ad impedire il movimento orizzontale, è stato realizzato in modo da adattarsi a più misure e quindi quando gli attacchi rapidi non trovano abbastanza presa sul ris lateralmente anche il movimento orizzontale è presente anche se in misura ridotta. Questo problema su di un ASG non fa la differenza su di un GBB invece si a causa del rinculo, anche se solitamente i prodotti GBB tendono ad avere i ris identici a quelli reali e la replica rimane ben ancorata (es WE).
Il dentino di uno dei due attacchi rapidi visto da vicino, mostra chiaramente che la superficie di attacco è limitata e quindi le misure del ris fanno la differenza.
Gli attacchi rapidi consentono veramente una gestione dinamica delle scelte, e in qualunque momento bastano pochi secondi per passare ad un altra ottica.
I pulsanti di accensione e spegnimento si trovano sotto la finestrina di mira. Schiacciando il pulsante di destra si accende il dot, per spegnere, è sufficiente o schiacciare entrambi i tasti bassi contemporaneamente per due secondi o tenere schiacciato il tasto centrale per lo stesso tempo. Il tasto centrale invece schiacciato rapidamente cambia il colore del Dot da visione diurna ROSSO a modalità NV(night vision) VERDE
il dot è il calssico cerchio crociato con un punto in mezzo che è presente anche nella replica vera.
Come nel caso del Eotech originale la proiezione del Dot permette di calcolare anche il parallasse e quindi l’accquisizione del bersaglio è immediata.
La luminosità del dot diurno è medio forte e in giornate altamente soleggiate non riesce a imporsi sugli sfondi in maniera efficiente. Inoltre è presente anche l’effetto gost che da un pò noia.
Per quello che riguarda ambienti chiusi e urbani invece e giornate grige o in ambienti scuri, rimane in assoluto la scelta più oculata, per chi intende servirsi di una accquisizione rapida dei bersagli tenendo entrambi gli occhi aperti.
La regolazione dell’alzo e della deriva si trova sul lato dell’ottiaca per mezzo di due viti
Ricapitolando l’Eotech 553 della G&P è un dot dalle caratteristiche tecniche discrete e nonostante la media luminosità del dot, rimane un buon raportro qualità prezzo, con un costo che si aggira intorno agli ottanta euro. Per queste cifre si ottiene un apparechio che funziona bene e si dimostra di pratica utilità in diversi scenari di battaglia.
Sempre per la serie di articoli che cambiano la dinamica di gioco, gli estrattori della Magpul sono ormai universalmente usati in tutto il mondo. Il prodotto realizzato in gomma morbida e molto resistente, ha lo scopo di avvolgere la parte inferiore dei caricatori fungendo da maniglietta extra, permettendo una rapida estrazione in fase di ricarica.
La loro utilità è indubbia, sopratutto nel mondo del GBB dove i caricatori vengono cambiati con una frequenza pari al reale, ma è utile anche per chi utilizza fucili elettrici.
Ottima fattura questo complemento d’abbigliamento, che presenta l’uso di numerosi materiali interessanti e con accortezza nei particolari e nelle finiture.
I guanti vengono venduti in una busta trasparente di plastica senza troppi orpelli ma una volta estratti l’occhio nota subito i particolari.
L’elenco è ricco di nobili materiali, tutti magistralmente confezionati e scelti a seconda delle funzioni più importanti che un guanto da combatimento deve rivestire.
La prima cosa che salta all’ochio è la presenza di un inserto in fibra di carbonio in corrispondenza delle nocche.
Questa scelta trova una sua grande utilità in un guanto da battaglia, per tutte quelle volte in cui ci si trova a dover abbattere dei vetri o altr materiali lignei o cementizzi e (nella aplicazione reale anche molto utile per il corpo a corpo) veste estremamente comodo nonostante la sua rigidità che appunto non crea sensazioni di ingombro innaturale.
Come si può notare le rifiniture sono di ottimo livello
Proseguento in avanti dalla nocca, subito sulla prima falange, troviamo delle utili aperture, studiate per permetere una buona traspirazione della mano e nel caso in cui il guanto si riempia d’acqua, un suo rapido deflusso.
Inoltre, in corrispondenza della giuntura tra la falange e la falangina, sul dorso, è stata inserita una sottile striscia elastica di spandex, che garantisce aderenza, ottima flessione del dito e quindi agevola il movimento.
Per quello che riguarda il palmo e la parte inferiore delle dita, interessante che l’indice e il medio, presentino dei rinforzi, con ulteriori inserzioni in gomma, che permettono un ottimo grip dinamico su grilletti e oggetti in genere, ritardando al contempo l’usura del guanto.
Il palmo è interamente in neoprene, ottima soluzione, giacchè questo materiale sintetico è una sorta di gomma porosa, la cui massa è costituita da cellule gassose uniformemente distribuite. Le principali caratteristiche sono la elasticità, la resistenza al taglio e allo schiacciamento, la resistenza all’invecchiamento atmosferico e al calore, ed inoltre risulta essere inerte verso molti agenti chimici, olii e solventi.
Il guanto poi si chiude tramite il sistema velcro, in maniera salda attraverso una linguetta di gomma spessa .
Inoltre si può notare l’inserzione di 9 semisfere di gomma, in prossimità del polso, per attribuire aderenza in tutte le posizioni, anche quando si spinge attraverso l’uso del polso e magari le mani impugnano altro.
In buona sostanza, ci troviamo di fronte ad un prodotto che denota una attenta analisi delle dinamiche che si possono riscontrare in situazioni estreme e particolari, come ad esempio sul campo di battaglia. E per chi fosse proprietario di una moto, certo non si dispiacerà nell’usare questo gioello della tecnologia “guantifera”!!
Sottoporremo questi guanti a diverse prove sul campo e presto vi forniremo i risultati di queste troture.
Abbiamo finalmente ricevuto l’m4 cqb gas blow back della WE di III generazione, non open-bolt, ma già modificato per il c02, fornitoci da La Web Cartoleria, che ringraziamo molto.
Full metal, questa versione, colorata tan, è già provvista di ris e di caricatore per il co2. L’imbraccio del fucile è comodo (come tutti gli m4), il calcio regolabile ha però solo 4 posizioni,
contro le 6 che di solito hanno i modelli analoghi di altre case. Il corpo e è estremamente snello (rendendolo ancora più realistico), a differenza degli ASG che invece contenendo il gear box risultano più panciuti. Come per il pdw, il corpo è in alluminio, molto solido e ben rifinito non presenta giochi, trasmettendo una sensazione di grande solidità e nel complesso il fucile appare veramente realistico.
Ecco cosa trovate nella scatola, l’astina carica pallini, una chiave per smontare il fucile, il fucile e il caricatore.
Aprire il fucile è semplicissimo con l’ausilio dei due pin ai lati del corpo. Niente di trascendentale, tutti i gbb si aprono così, ma se paragonato agli asg…..dove tra viti e vitine, gear box & co, c’è da impazzire.Aperto in due, abbiamo immediato accesso al bolt e al cilindro in ottone, cuore del meccanismo di sparo, basta tirare e avremo subito tutto in mano, pronto per manutenzione(è sempre bene tenere il bolt bello ingrassato per evitare rotture).
Dalla foto possiamo vedere spuntare la punta del buffer, situato nel calcio.
Questo è un dettaglio del bolt, in questa versione possiamo vedere il caro vecchio cilindro di ottone comune a tutti i gbb precedenti al pdw open-bolt.In punta al cilindro c’è l’hop-up, dal bolt è praticamente impossibile regolarlo se non usando un piccolo cacciavite. Vi si arriva invece molto comodamente togliendo il caricatore dal vano dello stesso. Per le prove che abbiamo effettuato, la III generazione sembra avere un hop-up funzionante, ma forse un po’ troppo sensibile, basta qualche millimetro per far subito impennare la traiettoria del colpo.
Il meccanismo del grilletto, situato nel corpo è solido e ben fatto e non sembra facilmente danneggiabile.
Il caricatore monofilare da 30 colpi funziona bene, senza inceppamenti di sorta, scarica tutta la fila di pallini in una raffica sola. Cercate di non farlo mai cadere perchè come per tutti i gbb è abbastanza delicato.
Nel complesso è un buon fucile visto il prezzo contenuto rispetto ai suoi più nobili concorrenti G&P e WA,ben realizzato e caricato a co2 è fin troppo potente, tanto da richiedere l’utilizzo di bb da almeno 0,28 per avere un po’ di precisione.