MAGPULL PTS RM4 ERG (ELECTRIC RECOIL)

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FINALMENTE ABBIAMO MESSO LE MANI SUL TANTO ATTESO ERG DELLA MAGPULL.

Prodotto dalla casa taiwanese Yih Kai e studiato dalla Magpull e ingegneri PTS il nuovo modello è una vera bomba.

Ad un primo sguardo e a fare due più due si tratta dello stesso modello distribuito dalla KWA… ma non abbiamo trovato nessun riferimento a questa marca, l’estetica e il progetto però sono identici, sarà un ennesimo caso di rimarchiatura….anche perchè i fucili appaiono identici.

Il progetto nasce per fornire un fucile ad un costo competitivo affidabile robusto preciso e con un rinculo che possa creare la giusta dose di realismo.

I progettatori della Magpull PTS hanno realizzato questo modello proprio per rispondere a queste caratteristiche e dobbiamo ammettere che hanno fatto davvero un buon lavoro.

Appena aperta la scatola, in classico stile Magpull, possiamo ammirare il pts in tutta la sua bellezza.

KWA x PTS RM4 ERG Scout bk

In aggiunta al modello un caricatore PMAG con coperchio, rigorosamente monofilare, un regolatore per lo zeroing del delta anteriore e uno spegnifiamma in metallo.

La replica è perfettamente curata in ogni dettaglio e i materiali, compreso la finitura di brunitura, appaiono impeccabili, anche la differenza dei materiali impiegati gioca dei colpi cromatici molto gradevoli.

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I dettagli dei loghi scavati profondamente nella lega di allumigno e la solidità del fucile sono sorprendenti, anche il peso è “netto”, nel senso, che il buffer per il recoil posteriore alloggiato nel tubo del calcio, ha un suo peso specifico non indifferente che influisce sul peso complessivo della replica.

il selettore del rateo è molto solido e gli scatti sono netti e duri, lo stesso vale per il grilletto che pare molto realistico.

C’è subito da appuntare che si tratta di una replica progettata per la simulazione e adottata da alcune forze speciali per l’addestramento, specie in cqb.

Le implementazioni di riglievo sono, l’aggiunta di un bolt catch funzionante a fine colpi che blocca il sistema elettrico, (solo con i suoi caricatori specifici, ma non esclusivi) che vi chiederà di inserire un nuovo caricatore pieno. Per riarmare basterà schiacciare il bolt relise o semplicemente tirare la leva di armamento, altra ottima opzione.

I caricatori preposti per questa funzione extra sono molto belli e portano in se, una idea molto interessante.

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come potete osservare dalle foto il caricatore presenta una linguetta, che fuoriesce dall’imbocco e serve a spingere i pallini fino all’ultimo permettendo il conto dei colpi in maniera precisa, mentre sul fondo è presente un altra linguetta più piccola che serve a bloccare il sistema elettrico, inoltre è stata aggiunta una opzione molto utile, soprattutto per chi vuole la simulazione al 100%. Aprendo il fondello del caricatore (senza uso di cacciaviti o altro), premendo semplicemente un tasto sul fondo, fuoriesce l’anima del caricatore, sulla quale, è implementato un selettore preposto a limitare il caricatore da 60 a 30 colipi.

Gli amanti del gioco in Milsim, FTH o MELS saranno molto contenti!!!…

L’unico inconveniente, a parere nostro, è che la linguetta, rischia di essere spezzata nei cambi rapidi e inseimenti incauti del caricatore esausto nel porta caricatori. Vedremo… al massimo lo metteremo via stando attenti a riporlo di fondello.

Il Fucile si smonta in maniera molto semplice e il perno del lower, rimane ancorato dal blocca perno, esattamente come nel fucile reale.

ovviamente il vano batterie è anteriore, per adesso non hanno ancora prodotto fucili con ris anteriore, ma osservando la fattra del fucile, abbiamo già visto un modo molto semplice di adattare le batterie in un alloggiamento posteriore con l’ausiglio di un calcio tipo crane… sostituendo il calcio Magpull…non si può avere tutto.

L’accesso al Hop up è comodissimo e ci troviamo di fornte a d un signior Hop up precisissimo e gradualissimo. Qui veramente gli amanti delle regolazioni al millimentro potranno sbizzarrirsi, l’hop up si regola che è una favola e il pallino incrementa veramente poco alla volta in una traiettoria perfettamente identica da colpo a colpo out of the box!!!

Raramente ci siamo trovati di fronte repliche così buone ad un prezzo così competitivo. Sarà una dura guerra con le altre due case che si stanno spartendo il mercato degli electric recoli.

Sicuramente tutti quanti volete sapere come è il recoil di questo fucile a paragone dei Marui e Bolt…. aspettate l’uscita del video e avrete una enorme sorpresa…per adesso PO3 si sta curando la spalla…

KWA_Magpul_PTS_ERG_3GX_Gearbox 65096-15

Ricordiamo che comunque la replica funziona nache con caricatori standard per ASG quindi non c’è problema l’unica cosa è che il bolt catch non funzionerà in tal caso.

 

Recoil Shock 8

VOTO 9

 

SAT&Gaming 3°tappa CSAP Pralormo

Sat & Gaming partecipa alla 3°tappa del torneo PCS organizzato dalla CSAP

Siamo stati ospiti del gruppo piemontese Troll Special Forces di Pralormo e abbiamo raccolto le impressioni di svariati gruppi di soft air provenienti dal centro e nord italia.

Grande l’affluenza alla nostra postazione! Questo ribadisce l’utilità del nostro intervento in luogo di gara per fornire supporto logistico e tecnico agli eventi di soft air.

Ringraziamo ancora tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione del progetto e chi ha aiutato di sua spontanea volontà.

Staff SAT&Gaming

G-39 WE gasblowback open-bolt

Abbiamo finalmente avuto la fortuna di provare il G-39 gbb
della WE,replica softair del fucile d’assalto della H&K come sempre fornitoci da LaWebcartoleria.


Prima un po’ di storia: Nella seconda metà degli anni ’70 la
Germania iniziò i lavori per la sostituzione del fucile d’assalto
standard in dotazione all’esercito tedesco (Bundeswehr): il
famigerato G3 della tedesca Heckler & Koch. Una joint
venture di ditte tedesche, facenti capo alla Heckler & Koch
progettò un fucile denominato G11, con
munizionamento 4.73. A seguito della pesante crisi economica che
seguì alla riunificazione delle due Germanie, avvenuta il 3 ottobre
1990, il Governo tedesco fu costretto ad operare pesanti tagli
sulla spesa militare e pose fine al piano di rimpiazzo del G3. La
compagnia tedesca Heckler & Koch si ritrovò a far fronte a
gravissime perdite in quanto i paesi della NATO avevano
sottoscritto accordi per un munizionamento comune: il 5.56, sicché
al fucile appena sviluppato venivano preferiti i più obsoleti HK33
e G41. Fu così che nel 1991 H&K fu acquisita dalla British
Aerospace (Royal Ordnance Division), oggi conosciuta come BAE
Systems. All’inizio degli anni 90 la Heckler & Koch iniziò
quindi un progetto per la costruzione di un nuovo fucile d’assalto
che rispondesse a due requisiti: affidabilità, leggerezza e
munizionamento 5.56 che diede origine al cosiddetto “Project 50” o
“HK50”. Nel 1995 l’esercito tedesco ufficializzò il passaggio dal
g3 al HK50, formalizzando l’ordine di 33.000 fucili (a seguito
delle specifiche dettate rinominati in Gewehr 36), che vennero
consegnati nell’ultimo trimestre del 1997. Nel 1998 il G36 venne
ufficialmente adottato come fucile di ordinanza anche dall’esercito
spagnolo, a cui i primi esemplari furono consegnati alla fine del
1999. La WE questa volta ha fatto proprio un bel lavoro, la replica
è veramente fedele all’originale che è in polimeri rinforzati,
molto simili all’ABS del G-39. Come sempre vi arriva a casa
nell’anonima scatola di cartone della WE, questa volta almeno
compare un adesivo sul lato con la scritta G-39…sempre meglio di
niente.Dentro trovate: il fucile, le istruzioni, il caricatore
monofilare da 30 colpi, l’astina carica pallini e un triste
imballaggio di cartone…la WE è così. In compenso il fucile è una
sorpresa. Esternamente è completamente in ABS salvo la canna,
sembra finto quanto quello vero.

Il calcio è pieghevole esattamente
come quello del pdw(vedi recensione pdw),

l’unico problema è che il dente che lo blocca in posizione flessa non è un pezzo unico con la
scocca del fucile, ma è pressofuso, ciò comporta che con
l’utilizzo, a forza di sollecitazioni, il dente tende a scollarsi e
voi non potrete bloccare più il calcio in posizione flessa….

A parte questa magagna che però presentano tutti i g-39 gbb o aeg che
siano, per il resto esteticamente è veramente bello, pesa poco,
l’imbraccio è comodo e la sensazione tattile con l’abs è
piacevole.Rispetto all’M4 il bolt si apre mediante una leva posta
sopra il corpo del fucile sotto la slitta del mirino, non è proprio
comodissima e manca il blocco per tenere il bolt aperto, che si
blocca solo a fine colpi con il caricatore inserito. Questa è
l’altra pecca di questo fucile, anche perchè la regolazione
dell’hop up si trova proprio sotto la leva,per regolarlo bisogna
tenere la leva aperta e l’unico modo è usare il caricatore scarico.
Peró L’hop up è stabile e va riregolato raramente, il vano per
raggiungerlo è un pó stretto, ma è sicuramente il più ampio tra i
modelli WE. Per quanto riguarda lo smontaggio di questo GBB sono
rimasto stupito: sul corpo del fucile ci sono tre pin, tolti
questi, il fucile si smonta completamente.Inoltre sul calcio vi sono quattro buchi dove incastrarli se lo smontate in azione.

In due minuti vi trovate il vostro g-39 in 6 pezzi:

ris,

bolt

blocco grilletto

molla di ritorno del bolt

blocco caricatore e corpo fucile.

Questo permette di raggiungere i punti vitali del fucile senza dover utilizzare un cacciavite e questa è

la vera forza di questo fucile! Per quanto riguarda il selettore
singolo raffica, i vari scatti sono disegnati come in quello reale
e come sull’mp5,

personalmente preferisco quelli incisi, ma è un
mio parere. In compenso gli scatti sono precisi e netti, difficile
spostare il selettore involontariamente. Il mirino si trova sulla
slitta superiore. Quello posteriore, metà in ABS metà
in metallo, sembra molto stabile, quello anteriore è fisso e questo
impedisce di montare un’ottica lunga senza smontare il mirino.
Quando smonti quello davanti se ne va anche un pezzo di slitta, con
un effetto poco estetico, ma anche qui, niente cacciaviti, solo dei
pin! Adesso passiamo alla pratica! Spara benissimo!! Noi lo abbiamo
provato a 6 gradi centigradi…e oltretutto ci mette un bel pó a
congelarsi se non vivete di raffiche! Con il gas diablo, dopo
averlo lasciato a temperatura per un’oretta, il primo colpo esce a
1,24 joule, per poi assestarsi a 1,18/1,15. Il riff si aggira
intorno a 734/737 anche se a 6 gradi dopo tre quattro raffiche
consistenti si congela e spruzza. Niente paura, se ripassate al
singolo, ricomincia a sparare come un orologio! Credo sia un
vantaggio dell’abs che isola meglio e non scende sotto determinate
temperature. L’hop up come vi dicevo è stabile e funziona bene, il
tiro è molto teso e montando un’ottica 4x si ammazzano le pulci a
30 m. Il rinculo è notevole, anche perchè il fondo corsa del bolt è
un grosso gommino, senza molle o altro, simile al metodo usato per
il pdw WE.

Comunque tanto consistente da influenzare la mira,
quindi mirate più basso! Insomma un buon fucile, che spara bene e
costa poco.

La WE ci sta proprio sorprendendo! Chissà che tra poco

non ci regali anche l’m4 open bolt? Alla
prossima recensione! Auguri a tutti S.A.T.&gaming!

 

Voto finale 7.5